Benedetto Whatsapp

Ho resistito finché ho potuto. Non avevo nessuna voglia di iscrivermi a Whatsapp per evitare gruppi e catene. Non mi interessa far parte dell’ennesimo caffè letterario, teologico o filosofico che sia, per ricevere la frase del giorno copiata altrove, come se non fossimo capaci di cercarcela autonomamente.

Alla fine ho ceduto perché una delle mie sorelle ha scelto un piano tariffario per il suo smartphone che non comprende gli sms e adesso comunica tramite Whatsapp.

Sono stata tranquilla per un po’. Mi sono detta: Beh, è un luogo tranquillo, io mi faccio i fatti miei, scrivo a mia sorella e nipoti vari e nessuno mi cerca.

Ma no! Stamattina mi è arrivata la prima catena con richiesta di pregare. Un numero telefonico che non ho in rubrica ma, evidentemente, il mio è nella rubrica di quella persona. Almeno firma! Non so manco chi sei…

Ieri un’altra persona, che non si palesa mai, mi ha comunicato le date delle sue iniziative. Infatti, non vedo l’ora!

Bene, cioè male.

Benvenuta in Watsapp.