L’ipotesi dei minibot di cui negli ultimi tempi si è dibattuto, mi ha riportato alla mente un altro fenomeno mini che non è del tutto paragonabile se non nel taglio mini. Parlo dei miniassegni che circolavano negli anni ’70 in sostituzione delle monete metalliche. Personalmente, non sopportavo quei pezzettini di carta nel portafoglio, che si rovinavano facilmente e che non tutti volevano come moneta spicciola. Ne girarono anche di contraffatti, perché non presentavano la benché minima caratteristica di sicurezza della moneta ufficiale.
Negli anni ’70, in sostituzione della moneta metallica che scarseggiava e veniva sostituita da caramelle, gettoni telefonici, francobolli, biglietti autobus, furono emessi dei miniassegni da parte delle banche. La prima fu l’Istituto Bancario san Paolo, seguito da altre banche. Erano assegni di piccolo taglio da 50, 100, 150, 200, 250, 300 e 350 lire. Erano veri e propri assegni circolari, per superare il divieto di coniare moneta, muniti di girata, pertanto titoli al portatore. Non tutti avevano questa caratteristica, ma in linea di massima era così.
L’escalation fu rapida: ne circolarono 835 tipi diversi, emessi da una sessantina di banche (con l’aggiunta dei grandi magazzini che emisero “buoni merce” con caratteristiche analoghe), per un ammontare stimato in oltre 200 miliardi di lire. Peraltro moltissimi di questi titoli andarono distrutti, anche a causa della pessima qualità della carta (sulla quale non veniva esercitato alcun controllo), o finirono in mano ai collezionisti (presso il cui mercato raggiungono valori anche elevati) o ancora dimenticati in qualche cassetto. Molte furono altresì le contraffazioni, agevolate dalla pressoché totale assenza di adeguate caratteristiche di sicurezza (filigrana o similari).
I miniassegni sparirono sul finire del 1978 quando l’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato fu finalmente in grado di sopperire alla mancanza di monete metalliche provocata dall’inflazione, in quel periodo elevatissima. (Wikipedia)
Furono gli antesignani della moneta complementare come ci spiega bene questo articolo:
http://www.affaritaliani.it/economia/miniassegni-moneta-complementare-crevit-382629.html
Non tutti sono d’accordo sull’utilità dei miniassegni, nati a causa della mancanza di moneta corrispondente, ma anzi pensano che fu una grossa truffa. In realtà molti miniassegni andarono distrutti o non furono cambiati e quelli dei falsari erano senza copertura.
Quando i miniassegni non furono più fungibili:
Molto dettagliato il seguente articolo.
Non ne ero a conoscenza. Interessante.
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Molto. Io lo ricordo perché c’ero!
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Dai che non me li ricordo?
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Quanti anni avevi nel 1975?
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5
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Non puoi ricordare
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Aaaaaaah okkey😀
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👍
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c’ero anch’io! 😀
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C’eri sicuramente. Ricordi i miniassegni?
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come potrei non ricordarli. Era un delirio di pezzi di carta che si autodistruggevano
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Infatti, valevano poco come materiale.
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vero
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Sai che…
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I miniassegni non li ricordo, ma i gettoni telefonici usati come moneta sì… e anche le caramelle ^_^ forse perché ero una bambina 😛
baci cara e buona giornata ❤
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I gettoni furono un’altra truffa quando si raddoppiò il prezzo.
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Buona giornata anche a te
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A me fu raccontato qualcosa, solo, i particolari non li conoscevo!
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Bene, c’è molta letteratura in merito.
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Mio padre ti loderebbe per questa bella e dettagliata descrizione di in epoca in cui lui faceva commercio e faville in un mondo dove dovevi parecchio stare attento mio padre comprava sempre il giornale, sapeva sempre chi era al governo e su cosa investire.
Brava Elena aspetto altri articoli come questi soprattutto sugli investimenti stupiscimi dimmi che posso diventare zio paperone lo desidero tanto 😍
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Ho raccontato da spettatrice. Feci diversi esami di economia, ma erano tempi che tante diavolerie finanziarie non erano ancora state imventate.
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Brava
Non so se hai visto il film wolf of wall street con di Caprio ma è sconcertante
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Non ricordo, ma ce ne sono molti che racconta la spregiudicatezza di chi specula.
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In quel film chiunque può manovrare investimenti, anche da uno sgabuzzino, è atroce quanto la gente si fidi
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😥
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Non ho la minima idea di che cosa siano i minibot, ma appena ho sentito la parola anche a me sono venuti in mente i famigerati miniassegni e dintorni. C’era ancora una cosa, lo “Scusa, avresti…?” Cioè qualcuno ti invitava a prendere un caffè, un aperitivo eccetera, la cifra da pagare era X+10 o 20 e lui si girava e ti chiedeva “Scusa, avresti 20 lire?” E’ stato buffissimo quando un amico è venuto a trovare il lettore di spagnolo, e lui ha invitato a prendere una pizza me e un’altra studentessa particolarmente assidua, con cui si era fatta amicizia. Prima della pizza siamo andati a prendere un aperitivo, poi lui va alla cassa, il cassiere dice una cifra, lui si gira verso me e l’altra e chiede: “Avete 20 lire?” E il suo amico lo guarda esterrefatto, chiaramente vergognandosi per lui: ma come, inviti le ragazze e poi chiedi i soldi a loro?! Non è stato facile fargli capire che era tutto regolare, tanto era assurda, oggettivamente, la situazione.
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È vero! Non c’erano mai gli spicci e si chiedeva agli altri. Si diceva anche: mi presti 20 lire?
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Ne ho ereditato qualcuno da mia mamma, devo vedere se saono dacollezione. 😀
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Hai visto mai!
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i miniassegni croce e delizia di tutti. Le monetine da 5, 10 e poi da 20, quelle simil oro, assolutamente introvabili. Diciamo che ce ne erano di tutti i tipi. Qualcuno graficamente bello altri orribili. Se si entra in un negozio di numismatica te li rifilano come le monete con tanto di classificatore.
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aggiungo un dettaglio. La sparizione delle monete da 5 e 10 lire era legata all’Industria del bottone. Ricoperti di stoffa o di pelle la loro produzione costava molto meno di usare altri metalli o materiali.
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L’ho letto e si diceva anche che le usavano i giapponesi per via del metallo per farr i fondi d’orologuo.
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insomma erano a buon mercato per gli stranieri
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Esatto
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😀
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Ormai i miniassegni sono pezzi da collezione e qualcuno costa anche molto.
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lo so.
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Io sarei , specialmente per chi sta nelle città, sicuramente per chi non è più giovanissimo, per delle mini-pere.
Semplici e pratiche monodosi di derivati dagli oppiacei così tutti noi un « diversamente giovanili « saremmo contenti qualsiasi cosa ci propongano. Mutuabili per tutti. Offerta spécial se ti fai inserire la tua carta di credito sotto pelle.( e valida anche L’opzione del proprio codice a barre tatuato sul polso – ideale per appassionati di tauaggi…).
Divagazioni sul tema mini, valore del denaro, del lavoro, dell’uomo, delle tecnologie
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Interessante divagazione…
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Con tutte le morti e le devastazioni che le “pere” hanno provocato alla nostra generazione e oltre, mi permetto di dire che trovo decisamente di pessimo gusto il farci sopra battute “spiritose”. Aggiungo che non tutti noi vecchi – detesto quel genere di patetici eufemismi – abbiamo avuto l’abitudine di prostituire il nostro cervello.
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[…] via Minibot, miniassegni e minicose varie — Non Solo Campagna – Il blog di Elena […]
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Ovviamente c’ero anch’io. Ora si confondono con i minibot, (forse lo vorrebbero fare apposta) e tanti non capiscono l’enorme differenza
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Infatti c’è differenza, anche per quanto riguarda chi li emette. I miniassegni erano o volevano essere assegni circolari al portatore, quindi contanti.
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poi c’era la lira e, se emettevamo moneta, andavamo a impattare solo sul valore interno
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Infatti, immettere liquidità produce effetti sull’economia
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La seconda moneta, come si usa in alcuni paesi nel mondo
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Sì, esistono monete con circolazione interna
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