La maglietta della salute

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Foto personale

Il mio primo atto d’indipendenza in famiglia fu pretendere di non indossare più la maglia di lana a maniche lunghe, quella che chiamano la maglia della salute perché secondo le mamme — oltre che scientificamente accertato — protegge da mal di pancia, mal di schiena e raffreddori.

Quelle che indossavo io erano di lana di pecora grezza che al primo lavaggio infeltrivano diventando una specie di lana cotta, assolutamente impenetrabile. Al liceo mi pareva disdicevole indossare ancora un capo del genere, perciò optai per canottiere di cotone colorato. Dalla primavera, ovviamente, non portavo canottiere e le indossavo di nuovo a ottobre/novembre.

Mantenni quest’abitudine finché un giorno, entrando nel mio ufficio, rimasi bloccata sulla porta da un dolore lancinante, appena sotto le scapole, che mi tolse il fiato. Tutto il giorno, se tiravo un respiro più forte, avevo dolore. La madre di mio marito, allora ancora fidanzato, mi disse che avevo il colpo della strega (mai sentito!) e che dovevo mettere la maglietta della salute. Un po’ scettica, andai a comprarmi una maglia di lana e il dolore passò. Da allora non ho più avuto il colpo della strega. Vi domanderete perché non presi un antidolorifico (lo sento che ve lo state domandando), ma a quei tempi non avevo mai neanche preso un’aspirina e non ricorrevo ai farmaci, aspettavo che mi passasse.

Così ripresi l’abitudine alle maglie intime di lana, che compravo sempre di pura lana e lavavo accuratamente a mano.

Perché oggi, con questo caldo, parlo di maglie di pura lana che solo al pensiero cominciamo a sudare? Semplicemente perché, nel mio ormai eterno decluttering, ho ritrovato quella che vedete in foto. Si tratta di una versione più moderna anche se risale più o meno al 1990, lana fuori e cotone dentro.

Mi domando se ancora si trovino in vendita maglie di questa qualità e, se sì, quanto costano? Non ho rinunciato a coprirmi appena iniziano i primi freddi, con una gradazione di magliette di cotone, spallina sottile, spalla stretta e spalla larga, fino a quelle felpate all’interno, una goduria. Mi pare che funzioni…

60 commenti

  1. Ne ho sentito parlare di queste magliette della salute, ma mai viste mi sa.
    In inverno mettevo le maglie di cotone con mani lunghe, mezze o bretelline… ma è una cosa che è durata fino alle medie mi pare, poi è da tanto che in inverno non metto nulla di particolare sotto, a parte il reggiseno 😂, sarà che a Napoli l’inverno non arriva mai veramente, ma non patisco particolarmente il freddo, anzi, soffro solo particolarmente il caldo forte 😥

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  2. Da me al centro commerciale le vendono! Anche al mercato credo…
    Io le usavo da piccola, ma tutt’ora uso le canottiere di cotone colorate tutto l’anno! 😀
    In inverno per il freddo (ho riprovato quelle di lana ma ho caldo, preferisco aggiungere strati sopra da poter togliere), e d’estate per l’aria condizionata e affini! xD
    Col colon irritabile non posso farne a meno *_*

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  3. Si le prendo a mia madre è lei ogni volta taglia via il merletto in montagna a mio figlio ho fatto mettere il completo con calze quello dei motociclisti moderno e traspirante.
    Ogni volta che ho dolori mi metto a dieta e passa, Ho seguito un blog dei reumi è ormai ragiono così.
    Da piccola mio padre vendeva maglie di lana militari e lino e io ero intollerante a entrambi per me pungono anche le lenzuola viva la seta

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