Studere studere…

Leggevo il post di Kikkakonekka sui suoi esami all’università e questo mi ha portato a riflette su alcuni esami sostenuti alla facoltà di Sociologia; a questo rimembrare ha contribuito il fatto che, pochi giorni fa, durante un repulisti di fotocopie e appunti sedimentati per anni in varie cataste, ho ritrovato i miei appunti di Politica economica ed Economia politica.

Gli esami più difficili da superare, insieme a Statistica, sono proprio questi due. Non che Metodologia della ricerca sociale sia da meno, però, fatta statistica, si è a metà dell’opera.

L’esame di Politica economica non era obbligatorio ai miei tempi, ma io, da brava masochista, lo misi nel piano di studi. Unico libro di testo era quello di Federico Caffè, tutto il resto erano gli appunti presi a lezione, perciò guai a mancare. Ho sfogliato gli appunti e sono stata presa dallo sconforto. Mi sono trovata davanti a una lingua sconosciuta. Un esame in cui presi 30 e gli elogi del professore, tra tanti bocciati.

Qualche foglio scritto di mio pugno. 😢

Non sono da meno gli appunti di Economia politica, superato con 28.

Questa è una delle prime pagine degli appunti. Le altre sono ancora peggio, nel senso che sono fitte di formule, piene di derivate e integrali. Per noi del liceo classico la professoressa fece un supplemento di lezioni su questa parte della matematica che non conoscevamo, per non averla in programma al liceo.

Tanti anni di studio, fatica e sudore. Al liceo dicevamo: Studere studere… post mortem quid valere? Et ante mortem quid magnere?

Io aggiungerei: et in vita quid sapere?

30 commenti

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.