IL MOMENTO DI VIVERE di Elena Andreotti (Capitolo 6)

6.

 

 

Peter arrivò puntuale per portarla in aeroporto. Fecero il viaggio in silenzio, ma senza alcun disagio: tra loro, a volte, non serviva parlare; stavano bene anche senza scambiare una parola.

«Fammi uno squillo, quando sei a Roma. Quasi quasi ti invidio», le disse quando furono arrivati, mentre l’aiutava a scendere e le prendeva i bagagli.

«Ti chiamerò. Lo sai che non è un viaggio turistico», rispose Giuliana, già con il pensiero a ciò che l’aspettava.

«Fa lo stesso. Buon viaggio, Liana». Le diede un bacio fugace a cui lei rispose, ormai distratta da altri pensieri: quel viaggio le creava una leggera tensione; non era facile tornare, come se non l’avesse mai messo in conto.

Dopo circa cinque ore Giuliana era al noleggio auto dove le fu consegnata una Toyota Hybrid.

Prima di iniziare il viaggio verso Roma, chiamò Peter e lo rassicurò con i soliti convenevoli: il viaggio era andato liscio, nessuna turbolenza e cose del genere.

Una volta salita in macchina attivò il navigatore, sperando che non la mandasse da tutt’altra parte. C’era un po’ di traffico pomeridiano, ma riuscì ad arrivare a destinazione in poco più di un’ora e mezza.

La suocera viveva in una zona residenziale del quartiere Fleming e il B&B era poco distante. Passò mezz’ora a cercare un posteggio nei paraggi, sperando di ritrovare l’auto al suo posto il giorno dopo.

La padrona del B&B fu molto gentile e discreta. Le illustrò i servizi e le regole della casa e la lasciò sola nella sua camera. Giuliana fu soddisfatta della sistemazione: un’ampia stanza dipinta in un colore tenue tra il lilla e il grigio perla, mobili in stile shabby-chic molto confortevoli e gradevoli alla vista e un bel bagno annesso, tutto accessoriato e con una grande doccia che fungeva anche da idromassaggio.

Disfece le valige e decise di andare a mangiare in un ristorante non poco distante dov’era già andata molte volte nel passato con suo marito.

Il cameriere fece cenno di riconoscerla, salutandola con cordialità, ma non accennò al fatto che era sola. Giuliana fu grata di questa discrezione. Quello che più temeva da questo ritorno a Roma era incontrare qualcuno a cui spiegare perché era sola o che chiedesse di suo marito.

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