Una formula per la libertà di Nadia Mogni e Stelio Vascotto

Ho letto con molto piacere quest’ultimo lavoro di Nadia Mogni e ne sono rimasta davvero colpita. Un romanzo molto particolare, quasi metafisico, portato avanti con la leggerezza che contraddistingue Nadia. Stavolta ha scritto insieme a un altro autore, che non conoscevo, ma che ho apprezzato molto.

Quella che segue è la mia opinione espressa su Amazon.

Possono passato e presente venire in contatto senza scomodare le teorie fisiche più sofisticate? Sì, se si crede all’esistenza della magia. Ancora una volta Nadia Mogni ci affascina con le sue storie surreali e devo dire che quest’ultima supera le altre perché ci mette di fronte a una spiegazione dell’impossibile e dell’assurdo. La storia si svolge su due piani temporali. Il presente narrato è opera di Nadia, il passato ci viene raccontato da un altro autore, Stelio Vascotto, il quale ci fa immergere in un mondo antico in cui la magia era una delle possibili manifestazioni della natura sotto il dominio di poche persone capaci di mutarne il corso. Due mondi lontani che un lungo filo rosso ricuce per portarli a incontrarsi nella soluzione finale.
Interessante l’alternanza dei due autori nella stesura dei capitoli, creando un contrasto di stile e di linguaggio.

24 commenti

  1. Mi attira la trama… sono sempre stata attratta dalla magia, soprattutto la magia della vita, quella che lega il passato al presente e al futuro, dando un senso alla nostra vita che a volte neanche immaginiamo.

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