La mia carriera di sceneggiatrice/produttrice

Non ci crederete, ma sono stata sceneggiatrice e produttrice nella mia vita. Purtroppo, la mia carriera è durata pochissimo.

Avevo circa dieci anni (Beh? Che c’è da ridere? È una cosa seria.) e stavo passando parte delle mie vacanze estive da mia nonna, quella che allevava galline di cui vi ho già raccontato. La vacanza era lunga, quindi mi dovevo industriare per passare il tempo. A quel tempo amavo scrivere e disegnare storie a fumetti, perciò pensai di realizzare una specie di film legando le immagini che disegnavo, in ordine cronologico, mediante una cucitura col filo per cucire. Sapevo infilare l’ago perchè mi riattaccavo i bottoni da sola e realizzavo vestitini per la bambola (singolare, perché una ne avevo). Quindi, armata di ago e filo, cucii tutti i “fotogrammi”.

A quel punto mi serviva un “proiettore”, più che un proiettore realizzai una televisione. Presi una scatola di cartone dove aprii lo spazio da cui si sarebbero visti i fotogrammi;  avevo munito la scatola di due aste: su una, posta in alto rispetto all’apertura, avrei arrotolato tutto il “film” e sull’altra, posta in basso a  mo’ di manovella, avrei arrotolato i fotogrammi. Ovviamente sull’ultimo era scritta la parola “fine”, tanto per capirsi.

Fatto tutto questo lavoro, chamai gli amichetti del paese. Per vedere il film dovevavo pagare dieci lire.

I fotogrammi scorrevano, mentre recitavo i dialoghi e spiegavo la trama.

Quando finì il film i miei amichetti si alzarono e mi chiesero indietro i soldi! Ed io che feci? Sono sempre stata onesta e anche poco aggressiva e furbetta fin da bambina, perciò glieli ridiedi, ma sono convinta che erano già venuti con quel proposito! Quelle facce toste mi chiesero anche quando avrei realizzato un altro film, ma, vista la situazione in perdita della mia produzione, dichiarai fallimento e mi dedicai alla produzione di abiti per bambole.